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FUCILATO A SAN RUFFILLO

GUERMANDI CLETO

Nato il 21 agosto 1878 a Bazzano (BO)
Residente a Anzola dell'Emilia (BO)
Arrestato il 2 dicembre 1944 a Anzola dell'Emilia (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna
Fucilato il 10 febbraio 1945 a San Ruffillo
nessun numero assegnato

Guermandi Cleto, da Gaetano e Domenica Bonesi, nato il 21 agosto 1878 a Bazzano (BO); residente ad Anzola dell'Emilia (BO), a San Giacomo del Martignone. Colono.

Militò nel battaglione «Tarzan» della 7a brigata Garibabaldi GAP «Gianni» ed  operò ad Anzola dell'Emilia. La sua casa fu utilizzata come base partigiana. Il 17 ottobre 1944 vi si radunarono una parte del centinaio di partigiani della 63a brigata garibaldi «Bolero» diretti a Bologna in vista della presunta insurrezione.

È arrestato insieme ad Augusto Baiesi il 3 dicembre 1944 nel corso di un ampio rastellamento che in quei giorni investe la pianura attorno a San Giovanni in Persiceto, Amola, Anzola dell'Emilia.

È incarcerato a San Giovanni in Monte dal 5 dicembre 1944, con matricola 12403, a disposizione del «comando SS».

Il 10 febbraio 1945 risulta prelevato con altri 53 detenuti e consegnato ad agenti del comando di polizia tedesca per «essere tradotto altrove».

Ammanettati a coppie con del filo di ferro, saranno condotti in alcuni camion davanti al rudere della stazione periferica di San Ruffillo per essere fucilati e sepolti sommariamente in alcuni crateri di bomba. Ai parenti sarà lasciato credere un trasferimento. L’eccidio sarà scoperto casualmente poco dopo la Liberazione e anche se la sua salma non potrà essere riconosciuta tra quelle portate al cimitero della Certosa provenienti dalle “fosse di San Ruffillo”, anch'egli fu con ogni probabilità tra le vittime di quella esecuzione, che fu solo la prima fra le sei che avverranno in quel luogo tra il febbraio e il marzo 1945 ad opera dei militi SS dell'Aussenkommando Bologna.

Dopo la guerra tuttavia, l'incertezza sulla sorte di molti dei rastrellati del dicembre 1944 nella zona di Anzola dell'Emilia e San Giovanni in Persiceto, indusse a credere che Cleto Guermandi fosse invece stato deportato a Mauthausen con il gruppo messo in partenza dal carcere bolognese il 22 dicembre 1944. Alcune fonti indicano una sua immatricolazione a Mauthausen con il numero 126236, che però ad una più attenta verifica è risultato in realtà attribuito ad un prigioniero di altra nazionalità, mentre nessuna testimonianza tra quelle dei sopravvissuti al lager austriaco ricorda una sua presenza nel gruppo. Non vi è quindi alcun riscontro ad una sua effetiva deportazione, mentre i dati riportati sui registri carcerari suggeriscono una sua assai probabile fucilazione a San Ruffillo il 10 febbraio 1945.

Cleto Guermandi è stato riconosciuto partigiano dalla apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 15 maggio 1944 al 14 dicembre 1944.

Al suo nome è intitolata una via di Anzola dell'Emilia.

È ricordato nel Sacrario di piazza Nettuno a Bologna.


FONTI PRINCIPALI:

- Mantelli-Tranfaglia, Il libro dei deportati, vol. I

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

Rif: FUCILATO A SAN RUFFILLO-2147



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