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LAVORATORE COATTO

GIOVANNINI GINO

Nato il 19 luglio 1926 a Castel del Rio (BO)
Residente a Castel del Rio (BO)
Catturato il 31 maggio 1944 a Castel del Rio (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Prato, Fossoli
Luoghi di lavoro nel Reich: Berlino, Landsberg/Warthe
È sopravvissuto
nessun numero assegnato

Giovannini Gino, di N. N., nato il 19 luglio 1926 a Castel del Rio (BO); lì residente.

È catturato, insieme ad alcune decine di giovani di Castel del Rio, nell'ambito di una operazione organizzata da tedeschi ed esponenti fascisti locali al fine di rastrellare gli uomini delle classi comprese tra il 1914 e il 1927. Un ordine del comando militare germanico datato 29 maggio 1944 a firma del podestà invitava a presentarsi il giorno 31 con i rispettivi documenti militari alla locale casa del fascio per chiarimenti, ma si trattava di un tranello. Una volta presentatisi gli uomini sono trattenuti con la forza nei locali, poi trasferiti al comando tedesco presso Palazzo Alidosi, da dove alle 4 del mattino dell'1 giugno in quarantasette sono inviati dentro quattro camion a Prato, per essere detenuti nel castello, dove già erano stati fatti affluire altri giovani catturati in operazioni analoghe avvenute quasi contemporaneamente in vari paesi dell'Appennino tosco-emiliano orientale.

Dopo inutili interventi di famigliari e sacerdoti il 12 giugno sono trasferiti al campo di transito della polizia tedesca di Fossoli di Carpi, dove rimarranno per un tempo variabile, la maggior parte per pochi giorni, altri fino alla fine di luglio.

Gino Giovannini è tra i primi a partire, inviato come lavoratore coatto nel Reich già entro giugno. Giunge via Innsbruck in un campo di transito nei pressi di Berlino, da dove trascorsi cinque giorni è trasferito a lavorare a Landsberg an der Warthe (l'attuale città polacca Gorzów Wielkopolski). Vi rimarrà fino al 31 gennaio 1945, quando la zona è raggiunta dall'Armata sovietica.

Inseguito è destinato ad un campo situato a Lodz, dove rimarrà in attesa del rimpatrio fino al 27 agosto 1945. Rientrerà in famiglia l'11 settembre successivo.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Orazi, La deportazione nel Terzo Reich dall'archivio dell'Aned imolese

– CIDRA, archivio ANED Imola

– Lorenzo Raspanti, Castel del Rio 1944: storia di una deportazione in massa, in Pagine di vita e storia imolesi, Edizioni Cars, Imola 1990

Rif: LAVORATORE COATTO-3096



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