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FUCILATO A SAN RUFFILLO

GARDI ARMANDO

Nato il 18 maggio 1901 a Sesto Imolese (BO)
Residente a Imola (BO)
Arrestato il 16 febbraio 1945 a Osteriola di Imola (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna
Fucilato il 16 marzo 1945 a San Ruffillo
nessun numero assegnato

Gardi Armando, da Luigi e Rosa Landi, nato il 18 maggio 1901 a Sesto Imolese di Imola (BO); residente a Imola (BO). 4 a elementare. Bracciante.

Aderì alla Resistenza nel battaglione «Pianura» della brigata SAP «Imola».

È arrestato il 16 febbraio 1945 in zona Osteriola di Imola e portato a Cantalupo, sempre nell’imolese. Trasferito a Bologna, è detenuto dapprima nella caserma Masini, poi dal 9 marzo 1945 nel carcere di San Giovanni in Monte, dove è registrato con la matricola 13429 a disposizione del «comando tedesco SS».

Per ordine dello stesso comando risulta rilasciato dal carcere il 16 marzo 1945 con altri 8 detenuti (tra i quali altri 7 imolesi) e consegnato ad «agenti tedeschi». Condotti davanti al rudere della stazione periferica di San Ruffillo, saranno fucilati e sepolti sommariamente in alcuni crateri di bomba.

L’eccidio sarà scoperto casualmente poco dopo la Liberazione e anche la sua salma sarà riconosciuta tra quelle portate al cimitero della Certosa provenienti dalle “fosse di San Ruffillo”, dove in 6 date tra il febbraio e il marzo furono 94 i detenuti del carcere cittadino uccisi segretamente da militi SS dell'Aussenkommando Bologna.

È stato riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 22 maggio 1944 al 16 marzo 1945.

Gli è stata conferita la medaglia di bronzo al valor militare con la seguente motivazione:  «Strenuo combattente della libertà, fin dagli inizi partecipava strenuamente al movimento di  resistenza, come organizzatore ed esecutore di ardite azioni di guerra. Catturato nell'adempimento  di una missione e sottoposto ad atroci torture, senza che nulla di compromettente uscisse dalle sue  labbra, veniva barbaramente fucilato davanti alla fossa che gli era stata fatta scavare con le proprie  mani. Imola, 8-9 mano 1945 - Bologna, 16 marzo 1945».

È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna e nel monumento in piazza caduti di San Ruffillo.


FONTI PRINCIPALI:

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

- Certificati di riconoscimento/seppellimento 1945 in archivio Certosa di Bologna

ALTRE FONTI:

- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Bologna 1988.

Rif: FUCILATO A SAN RUFFILLO-4155



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