FOSSILI PEPPINO
Fossili Peppino, «Bob», da Attilio ed Elvira Sita, nato il 22 agosto 1920 ad Argelato (BO); residente a Bologna. Licenza elementare. Ferroviere.
Dopo la caduta della proclamata Repubblica di Montefiorino, dove si trovava, rientrò in città si unì alla 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni», partecipando il 7 novembre 1944 ai combattimenti della battaglia di Porta Lame.
È arrestato il 18 dicembre 1944 e condotto alla caserma delle brigate nere della allora via Magarotti (che diverrà via dei Bersaglieri), dove rimase fino al 27 dicembre, data della sua entrata nel carcere di San Giovanni in Monte con la matricola 12789, per ordine del Comando provinciale della GNR, a disposizione del «comando tedesco SS».
Il 10 febbraio 1945 è prelevato con altri 53 detenuti e consegnato ad agenti del comando di polizia tedesca per «essere tradotto altrove».
Ammanettati a coppie con del filo di ferro, saranno condotti in alcuni camion davanti al rudere della stazione periferica di San Ruffillo per essere fucilati e sepolti sommariamente in alcuni crateri di bomba. Ai parenti sarà lasciato credere un trasferimento.
L’eccidio sarà scoperto casualmente poco dopo la Liberazione e anche se la sua salma non potrà essere riconosciuta tra quelle portate al cimitero della Certosa provenienti dalle “fosse di San Ruffillo”, anch'egli fu con ogni probabilità tra le vittime di quella esecuzione, che fu solo la prima delle sei che avverranno in quel luogo tra il febbraio e il marzo 1945 ad opera dei militi SS dell'Aussenkommando Bologna.
È stato riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dall’1 novembre 1943 al 12 febbraio 1945.
È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna.
- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
ALTRE FONTI:
- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Bologna 1988.