DEPORTATO POLITICO

FORNI GUERRINO

Nato il 7 febbraio 1918 a San Giovanni in Persiceto (BO)

Residente a San Giovanni in Persiceto (BO)

Arrestato il 5 dicembre 1944 a Amola di San Giovanni in Persiceto (BO)

Luoghi di detenzione: carcere di Bologna, campo di Bolzano

Deportato a Mauthausen

È sopravvissuto alla deportazione

Familiari coinvolti:

Descrizione Specifiche

Forni Guerrino, da Alessandro e Maria Maccaferri, nato il 7 febbraio 1918 a San Giovanni in Persiceto (BO); lì residente, in via Crevalcore. 2a avviamento professionale. Coniugato, padre di 2 figli. Oste.

Prestò servizio militare a Firenze e in Albania come autiere dal 2 aprile 1939 all'8 settembre 1943 con il grado di sergente.

Fu attivo a San Giovanni in Persiceto nel battaglione «Marzocchi» della 63a brigata Garibaldi «Bolero».

È arrestato insieme al fratello Guido e la sorella Berta il 5 dicembre 1944 nella abitazione della famiglia ad Amola di San Giovanni in Persiceto nel corso del grande rastrellamento che in quei giorni investì la pianura tra San Giovanni in Persiceto, Amola, Anzola dell'Emilia.

Rinchiuso con gli altri rastrellati nella zona dapprima nella chiesa di Amola, poi nel teatro di Sant'Agata, dove i tedeschi facevano riconoscere dai delatori chi era stato coinvolto nell'attività resistenziale.

Condotto a Bologna, è detenuto dapprima con i famigliari e numerosi altri partigiani, nelle celle della Gestapo, in via santa Chiara 6/3, poi entra a San Giovanni in Monte il 9 dicembre 1944, a disposizione del «comando SS», registrato con matricola 12502.

Guido riceve la matricola successiva; sarà prelevato il 23 dicembre per essere condotto a fucilazione sui calanchi di Sabbiuno di Paderno.

Il giorno precedente, 22 dicembre, mentre berta veniva rimessa in libertà, Guerrino è aggregato al trasporto di 100 detenuti verso il campo di concentramento e transito di Bolzano-Gries, dove rimarrà fino all'8 gennaio 1945, data di partenza del convoglio che deporterà a Mauthausen 501 internati, tra i quali 90 del gruppo proveniente da Bologna.

All'arrivo nel lager austriaco, l'11 gennaio 1945, riceve la matricola 115496 ed è classificato con la categoria Schutz; mestiere dichiarato: meccanico.

Rimane in quarantena fino al 2 febbraio, poi è assegnato come Facharbeiter (operaio specializzato) al sottocampo di Grein, dove circa 120 detenuti (tra cui parte dei bolognesi giunti l'11 gennaio) erano impiegati in lavori di costruzione di baracche e adattamento dei sotterranei del castello a scopi produttivi. Terminato il cantiere, il 20 febbraio è inviato al sottocampo di Gusen II, assegnato al «B.A. III» (Betriebs-Abteilung III), le linee di produzione aeronautiche per il caccia a reazione Me 262 della Messerschmitt, allestite nel sistema di gallerie scavate dai detenuti a St. Georgen, in codice «Bergkristall».

È liberato dall'armata americana il 5 maggio 1945.

Riconosciuto partigiano dalla apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 9 settembre 1943 alla Liberazione.

FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Mantelli-Tranfaglia, Il libro dei deportati, vol. I, ad nomen

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia, ad nomen

– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

FONTI DIGITALI:

– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:

1.1.26.3, 01012603 053.467. Documentazione personale a Mauthausen.

https://collections.arolsen-archives.org/en/archive/1-1-26-3_01012603-053-467

1.1.26.8, 01012608023. Scheda personale a Mauthausen.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/130126650