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LAVORATORE COATTO

FERRI CELSO

Nato il 20 febbraio 1895 a Imola (BO)
Residente a Imola (BO)
Catturato il 14 ottobre 1944 a Imola (BO)
Luoghi di detenzione: campo GBA di Fossoli, Verona, Innsbruck, Berlino
Luoghi di lavoro nel Reich: Vacha, Meiningen
È sopravvissuto
nessun numero assegnato

Ferri Celso, di Teodoro, nato il 20 febbraio 1895 a Imola (BO); lì residente.

È catturato il 14 ottobre 1944 a Imola nel corso di un grande rastrellamento tedesco che investì numerose strade e rifugi della città portando al fermo di molte centinaia di persone, parte delle quali fu concentrata nei cortili della fabbrica Cogne, dove alcuni giorni prima i lavoratori avevano protestato contro l'invio dei macchinari in Germania. Nei giorni successivi è inviato con gli altri rastrellati al campo di Fossoli di Carpi, dall'agosto divenuto Sammellager (campo di smistamento) per il GBA, il servizio del lavoro tedesco, da dove è messo in partenza per il Reich.

Dopo una sosta di alcuni giorni a Verona e una tappa a Innsbruck giunge Berlino, in un campo di transito situato alla periferia della capitale, da dove dopo quattro giorni, con alcuni altri imolesi, è trasferito in Turingia, prima in un campo di lavoro a Vacha, fino a fine novembre, poi a Meiningen, dove rimarrà come lavoratore coatto fino al 5 aprile 1945, data di liberazione da parte della Armata americana.

Rientrerà in Italia il 15 maggio 1945.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Orazi, La deportazione nel Terzo Reich dall'archivio dell'Aned imolese

– CIDRA, archivio ANED Imola

Rif: LAVORATORE COATTO-3075



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