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FUCILATO AL POLIGONO

FERRARESI GIANCARLO

Nato il 9 maggio 1922 a Palazzuolo sul Senio (FI)
Residente a Palazzuolo sul Senio (FI)
Arrestato il 14 ottobre 1944 a Fognano di Brisighella (RA)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna
Fucilato il 20 ottobre 1944 al Poligono di tiro
nessun numero assegnato

Ferraresi Giancarlo, nato il 9 maggio 1922 a Palazzuolo sul Senio (FI); lì residente.

Si ignorano i dettagli della sua collaborazione con il movimento partigiano.

Prese parte ai combattimenti che si tennero tra il 9 e il 12 ottobre 1944a Santa Maria di Purocielo, nei pressi di Brisighella (RA), nel tentativo di parte della 36a brigata Garibaldi «Bianconcini» di raggiungere le linee alleate.

Non è noto se fu catturato durante gli scontri o, come è più probabile, rimase ferito.

Quando la gran parte dei partigiani, sotto la pressione tedesca, dovette sganciarsi, un gruppo di partigiani feriti, ritenuti intrasportabili, furono lasciati nella canonica della chiesa di Cavina, in località Fognano di Brisighella. Con loro rimasero anche il medico Ferruccio Terzi, lo studente in Medicina Renato Moretti e gli infermieri partigiani Laura Guazzaloca e Sergio Giulio Minozzi. Due militari tedeschi, catturati dai partigiani e curati perché feriti, testimoniarono di essere stati «trattati bene». Per questo sia i feriti che i loro assistenti, quando vennero catturati dai tedeschi, furono trasferiti nell'ospedale di Brisighella.

Le brigate nere di Faenza (RA) però, quando furono informate della presenza dei partigiani feriti e dei sanitari che li curavano, fecero irruzione nell'ospedale e li catturarono, portandoli inizialmente a Villa San Prospero, loro caserma, dove furono torturati.

In seguito i feriti, il personale medico e alcuni altri partigiani prigionieri, furono trasferiti a Bologna, dove parte (una decina) fu incarcerata a San Giovanni in Monte, parte detenuta in una caserma fascista.

Sui registri-matricola Ferraresi risulta incarcerato il 18 ottobre 1944, con matricola 12089, a disposizione del «comando tedesco SS», proveniente da «camera di sicurezza», a seguito di un arresto avvenuto a Cavina il 14 ottobre.

È prelevato il 20 ottobre 1944, per ordine del comando SS, con i compagni provenienti da Purocielo e condotto, con essi ed altri detenuti altrove, al Poligono di tiro per essere fucilato. I corpi dei fucilati saranno poi seppelliti in una fossa comune nel cimitero della Certosa di Bologna.


FONTI PRINCIPALI:

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

Rif: FUCILATO AL POLIGONO-4289



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