Ferrarese Ferruccio Germano, da Giuseppe ed Edvige Bologna, nato il 25 agosto 1918 a Pontecchio Polesine (RO); residente a Bologna. Diploma di abilitazione magistrale. Impiegato.
Militò nel battaglione «Armaroli» della 63a brigata Garibaldi «Bolero» e operò a Sala Bolognese (BO).
È prelevato dai nazifascisti la notte del 24 febbraio 1945 dalla propria abitazione nel corso di una retata originata da una delazione, che aveva portato alla cattura di diversi partigiani nella zona di Sala Bolognese già dal 17 febbraio.
Dopo un periodo di detenzione nel carcere mandamentale di San Giovanni in Persiceto, è trasferito a Bologna e incarcerato a San Giovanni in Monte dal 25 marzo 1945, con matricola 13611, per ordine e a disposizione del «comando tedesco SS», ovvero della Gestapo.
Rilasciato dal carcere il 9 aprile 1945 per essere consegnato a «comando tedesco SS», risulta da quel momento disperso.
Con ogni probabilità fu ucciso in una esecuzione attuata da militi SS con modalità analoghe a quelle che nei mesi precedenti avevano avuto come teatro i colli di Paderno e la stazione di San Ruffillo, ma in luogo diverso, forse in località Il Pero, a Rastignano di Pianoro, dove nel 1974 fu rinvenuta una fossa comune che molti elementi lasciano supporre abbia accolto almeno parte dei detenuti scomparsi dopo i prelevamenti dal carcere del 4, 9 e 17 aprile 1945.
È stato riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale dall'1 gennaio 1944 al 22 aprile 1945.
È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna.
- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
ALTRE FONTI:
- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Bologna 1988.