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FUCILATO A SABBIUNO DI PADERNO

FANTINI ADOLFO

Nato il 27 dicembre 1927 a Bologna (BO)
Residente a Bologna (BO)
Arrestato il 7 dicembre 1944 a Samoggia (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna
Fucilato il 14 dicembre 1944 a Sabbiuno di Paderno
nessun numero assegnato

Fantini Adolfo, «Moretto», da Danilo e Anna Pellizzoni, nato il 27 dicembre 1927 a Bologna; lì residente. Licenza elementare. Operaio.

Il Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia riporta le seguenti note.

Fece parte del gruppo di otto partigiani che costituirono la squadra Temporale della 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni» comandata da Nazzareno Gentilucci. Partecipò a tutte le azioni di sabotaggio organizzate dalla squadra. Prese parte alla battaglia di Porta Lame. Successivamente, abbandonata la base di via Zannoni, divenuta pericolosa per l'intensificarsi dei rastrellamenti da parte dei tedeschi e delle brigate nere, insieme con Gentilucci e Dante Drusiani si rifugiò nella base di via De Marchi. Ai primi di dicembre 1944 insieme con Drusiani si trasferì ad Anzola Emilia entrando a far parte della 63a brigata Garibaldi «Bolero».

Secondo le annotazioni dei registri matricola del carcere bolognese, risulta arrestato in località "Samoggia" [forse Ponte Samoggia] il 7 dicembre 1944, per entrare in carcere il 9 dicembre, con matricola 12554, per ordine del «comando tedesco SS», proveniente da «camera di sicurezza». Con ogni probabilità quindi dopo la cattura nell'ambito dei rastrellamenti che in quei giorni investono la pianura bolognese, è detenuto con numerosi altri partigiani nelle celle dell'Aussenkommando Bologna della Sipo-SD, in via Santa Chiara 6/3, per essere interrogato.

Per ordine dello stesso comando di polizia tedesca, risulta rilasciato dal carcere il 14 dicembre 1944 e consegnato a «ufficiale tedesco SS» con altri 36 detenuti. Saranno condotti in collina, a Sabbiuno di Paderno, località in quel momento disabitata, e uccisi da militi SS.

Riporta ancora il Dizionario biografico degli Antifascisti:

la sua foto apparve in un volantino delle brigate nere in data 15 dicembre 1944 dal titolo «Dal tradimento alla stella rossa. L'infame documentazione dell'attività partigiana». In esso si affermava che Fantini, accusato dell'uccisione di cinque persone e di molti altri delitti, era stato giudicato da un tribunale e, dichiaratosi reo confesso, era stato condannato a morte.

Anche la sua salma sarà oggetto di riconoscimento tra quelle faticosamente recuperate e portate in Certosa a seguito della scoperta del luogo degli eccidi, avvenuta nell'agosto 1945.

L'apposita Commissione regionale lo ha riconosciuto partigiano con il grado di sottotenente, con ciclo operativo dal 9 settembre 1943 al 14 dicembre 1944.

È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna e nel monumento di Sabbiuno.


FONTI PRINCIPALI:

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

ALTRE FONTI:

- Alberto Preti, Sabbiuno di Paderno, Dicembre 1944, Bologna, University Press Bologna, 1994

Rif: FUCILATO A SABBIUNO DI PADERNO-4084



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