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FUCILATO A SAN RUFFILLO

DAL RIO SETTIMO

Nato il 23 settembre 1921 a Calderara di Reno (BO)
Residente a Crespellano (BO)
Arrestato il 9 dicembre 1944 a Bologna (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna
Fucilato il 10 febbraio 1945 a San Ruffillo

Familiari coinvolti: DAL RIO FRANCO
nessun numero assegnato

Dal Rio Settimo, «Inverno», da Primo e Rita Gubellini, nato il 23 settembre 1921 a Calderara di Reno (BO); residente a Crespellano (BO). Licenza elementare. Falegname.

Aderì alla Resistenza operando con la 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni», dove ebbe la funzione di commissario politico.

Il 7 novembre 1944 prese parte ai combattimenti della battaglia di Porta Lame, rimanendo ferito. Ricoverato nella cosiddetta “infermeria partigiana” di via Duca d’Aosta (l’attuale via Andrea Costa), fu arrestato (con altri 12 partigiani, tra cui il fratello Franco) nel corso della retata effettuata da militi fascisti il giorno 9 dicembre 1944.

Si riteneva fosse stato fucilato al Poligono di tiro il 13 dicembre 1944, ma in realtà si trova traccia di lui nel registro del carcere di San Giovanni in Monte dove risulta in ingresso (proveniente da "camera di sicurezza") il 28 dicembre 1944, con la matricola 12803, per ordine della «3a Brigata nera», a disposizione del «comando tedesco SS». Una annotazione segnala la sua ferita («alla gamba destra, arto inferiore»). Per qualche ragione dunque non fu fucilato con gli altri partigiani catturati nella infermeria, ma tenuto in vita (forse per ulteriori interrogatori) e in seguito incarcerato.

Ma la sua condanna in realtà fu solo posticipata. Il 10 febbraio 1945 è prelevato con altri 53 detenuti e consegnato ad agenti del comando di polizia tedesca per «essere tradotto altrove». Ammanettati a coppie con del filo di ferro, saranno condotti in alcuni camion davanti al rudere della stazione periferica di San Ruffillo per essere fucilati e sepolti sommariamente in alcuni crateri di bomba. Ai parenti sarà lasciato credere un trasferimento.

L’eccidio sarà scoperto casualmente poco dopo la Liberazione e anche se la sua salma non potrà essere riconosciuta tra quelle portate al cimitero della Certosa provenienti dalle “fosse di San Ruffillo”, anch'egli fu con ogni probabilità tra le vittime di quella esecuzione, che fu solo la prima delle sei che avverranno in quel luogo tra il febbraio e il marzo 1945 ad opera dei militi SS dell'Aussenkommando Bologna.

È stato riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 18 marzo 1944 al 13 dicembre 1944.


FONTI PRINCIPALI:

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

ALTRE FONTI:

- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Bologna 1988.


Rif: FUCILATO A SAN RUFFILLO-4145



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