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DEPORTATO POLITICO

CORAZZA OSVALDO

Nato il 9 gennaio 1927 a Anzola dell'Emilia (BO)
Residente a Bologna (BO)
Arrestato il 2 dicembre 1944 a San Giacomo del Martignone di Anzola Emilia (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna, campo di Bolzano
Deportato a Mauthausen
È sopravvissuto alla deportazione

nessun numero assegnato

Corazza Osvaldo, da Gaetano e Ostiglia Fiorini, nato il 9 gennaio 1927 ad Anzola dell'Emilia (BO); residente a Bologna. Licenza elementare. Celibe. Modellista.

Fu attivo ad Anzola dell'Emilia nella 63a brigata Garibaldi «Bolero».

È arrestato il 2 dicembre 1944 nel corso del grande rastrellamento che in quei giorni investì la pianura attorno a San Giovanni in Persiceto, Amola, Anzola dell'Emilia, mentre si trovava a San Giacomo del Martignone di Anzola Emilia, ospitato con la famiglia nella casa colonica di uno zio che fungeva anche da base partigiana.

È condotto dapprima a San Giovanni in Persiceto, dove resta due giorni nella caserma dei carabinieri, sorvegliato da tedeschi, poi è trasferito a Bologna, nelle celle dell'Aussenkommando Bologna della Sipo-SD, in via Santa Chiara 6/3, e infine entra a San Giovanni in Monte il 5 dicembre 1944, dove è registrato a disposizione del «comando tedesco SS» con matricola 12399.

Il 22 dicembre 1944 è aggregato al trasporto di 100 detenuti verso il campo di concentramento e transito di Bolzano-Gries, dove rimarrà fino all'8 gennaio 1945, data di partenza del convoglio che deporterà a Mauthausen 501 internati, tra i quali 90 del gruppo proveniente da Bologna. Durante il viaggio compirà il suo diciottesimo compleanno.

All'arrivo nel lager austriaco, l'11 gennaio 1945, riceve la matricola 115453, è classificato con la categoria Schutz (detenuto per motivi di sicurezza, equivalente a detenuto politico, con triangolo rosso); mestiere dichiarato: apprendista.

Rimane in quarantena fino al 7 febbraio, poi è inviato al sottocampo di Gusen II e assegnato con la qualifica di «Jugendl al «B.A. III» (Betriebs-Abteilung III), le installazioni per la produzione del caccia a reazione Me 262 della Messerschmitt, allestite nel sistema di gallerie scavate dai detenuti a St. Georgen, in codice «Bergkristall».

È liberato dall'armata americana il 5 maggio 1945.

Riconosciuto partigiano dalla apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dall'ottobre 1944 alla Liberazione

Nel dopoguerra si è impegnato con generosità nella sezione bolognese dell'ANED, ricoprendone la carica di presidente dal 1989 al 2003, e negli organismi direttivi nazionali della associazione.

È deceduto il 15 luglio 2016.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Mantelli-Tranfaglia, Il libro dei deportati, vol. I, ad nomen

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia, ad nomen

– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

FONTI DIGITALI:

– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:

 1.1.26.1, 01012603 034.495. Documentazione personale a Mauthausen.

https://collections.arolsen-archives.org/de/archive/1-1-26-3_01012603-034-495

1.1.26.1, 8104300. Registro dei prigionieri di Mauthausen.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1280261

1.1.26.1, 2227007. Lista dei prigionieri in ingresso a Mauthausen 11.1.1945.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1320257

1.1.26.1, 1491000. Rapporti su modifiche prigionieri di Mauthausen - lista trasferimento a Gusen, 7.2.1945.

https://collections.arolsen-archives.org/de/document/1310427

Guida alla lettura della documentazione in Arolsen Archives

– Istituto storico Parri - Bologna Metropolitana, Biblioteca Digitale, Schedine Partigiani ANPI, Corazza Osvaldo


Vai alla testimonianza di Corazza Osvaldo
Rif: DEPORTATO POLITICO-2073



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