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EBREA DEPORTATA DA BOLOGNA

DIENA GIUSEPPINA

Nata il 27 agosto 1863 a Bologna (BO)
Residente a Bologna (BO)
Arrestata il 28 aprile 1944 a Bologna (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna, campo di Fossoli
Deportata ad Auschwitz
Non è sopravvissuta alla Shoah

Familiari coinvolti: DIENA AUGUSTA DIENA IDA
nessun numero assegnato

Diena Giuseppina, da Davide e Rosa Castelfranco, nata il 27 agosto 1863 a Bologna. Nella primavera 1944 risulta residente con le due sorelle Ida e Giuseppina a Bologna, in via del Cestello n. 4. Membro della Comunità ebraica di Bologna.

Nubile. Aveva svolto attività di insegnante nelle scuole professionali.

Secondo un rapporto al Prefetto della Questura di Bologna del 23 dicembre 1938 che voleva raccomandare la richiesta di discriminazione di Giuseppina Diena, questa aveva "sempre manifestato sentimenti di italianità e di attaccamento al Regime Fascista". Aveva fatto parte del Comitato Pro Italia redenta e durante la Grande guerra e successivamente aveva prestato opera di assistenza ai malati e ai feriti come infermiera volontaria della Croce Rossa conseguendo benemerenze tra cui una medaglia di bronzo conferita dal Ministeri dell'Interno. Nel 1927 si era iscritta al PNF e aveva operato attivamente dal 1934 al 1938 con il Fascio Femminile. Di sentimenti favorevoli al Regime erano anche le altre due sorelle, concludeva la relazione, pur non essendo iscritte al PNF. Non è noto l'esito.

Le benemerenze del passato in ogni caso non serviranno a nulla al momento dell'arresto, che avverrà il 28 aprile 1944, ad opera di agenti della Questura, a cui seguirà l'ingresso nel carcere di San Giovanni in Monte, dove Giuseppina riceverà la matricola 2030, è sarà posta a disposizione del «comando SS».

L'arresto avviene mentre le sorelle si trovavano ricoverate in un ospedale, anche a seguito della situazione di disagio venutasi a creare con la perdita del loro appartamento di via IV novembre n. 7 a seguito del bombardamento del 29 gennaio, dopo il quale erano state costrette a chiedere l'autorizzazione di prelievo di una somma dai loro depositi, in quel momento bloccati per effetto delle leggi razziali, per far fronte alle spese di sgombero e per acquisti di alimenti.

L'ordine di accompagnamento al campo di Fossoli è emesso dal «comando della Polizia di Sicurezza» (la Sipo, comprendente la Gestapo) di Bologna fin dallo stesso 28 aprile, ma la Questura, causa carenza di agenti, gli darà seguito solo il 27 maggio 1944, trasferendole insieme anche all'ebreo Aldo de Angeli.

Saranno aggregate al convoglio messo in partenza per il campo di sterminio di Auschwitz il 26 giugno 1944, che dopo una sosta a Verona per caricare altri detenuti, raggiungerà la destinazione dopo quattro giorni.

Giuseppina, insieme a Ida e Augusta, è uccisa all'arrivo il 30 giugno 1944.

Il suo nome è ricordato a Bologna nella Lapide della Comunità Israelitica in via Mario Finzi tra quelli dei membri deportati senza ritorno.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Picciotto, Il libro della memoria, ad nomen

– Archivio di Stato di Bologna, Prefettura di Bologna, Ufficio A.B.E.

– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

– Nazario Sauro Onofri, Ebrei e fascismo a Bologna, Ed. grafica Lavino, Bologna 1989, p. 230

FONTI DIGITALI:

– CDEC DIGITAL LIBRARY:

Scheda biografica di Diena Giuseppina.

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-2068/diena-giuseppina.html

Transportliste del convoglio Fossoli - Auschwitz del 26 giugno 1944.

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/storico/detail/IT-CDEC-ST0018-000128/34-transportliste-del-26-giugno-1944-auschwitz-34.html


Rif: EBREO DEPORTATO DA BOLOGNA-1158



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