Bonasoni Ivo, da Enrico e Olga Serra, nato il 5 febbraio 1927 a San Giovanni in Persiceto (BO); lì residente. Studente.
Militò nel battaglione «Marzocchi» della 63a brigata Garibaldi «Bolero» ed operò a San Giovanni in Persiceto.
È arrestato a Crespellano (BO) il 5 dicembre 1944 nel corso del grande rastrellamento che in quei giorni investe la pianura tra San Giovanni in Persiceto, Amola e Anzola dell'Emilia.
Condotto a Bologna insieme agli altri rastrellati, è dapprima detenuto nelle celle del comando della Gestapo, ovvero l'Aussenkommando Bologna della Sipo-SD in via Santa Chiara 6/3, per essere interrogato, poi dal 9 dicembre 1944 è incarcerato a San Giovanni in Monte, con matricola 12480, a disposizione del «comando tedesco SS».
È prelevato dal carcere il 23 dicembre 1944 con altri 20 detenuti «per essere tradotto altrove». Come era già avvenuto il precedente 14 dicembre con un altro gruppo di 37 prigionieri, saranno condotti in collina a Sabbiuno di Paderno e fucilati da militi SS. I loro corpi verranno fatti rotolare in fondo al calanco.
La sua salma sarà riconosciuta tra quelle faticosamente recuperate e portate in Certosa a seguito della scoperta dell'eccidio, avvenuta solo nell'agosto 1945.
L'apposita Commissione regionale lo ha riconosciuto partigiano, con ciclo operativo dall'1 gennaio 1944 al 23 dicembre 1944.
È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna e nel monumento di Sabbiuno.
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
ALTRE FONTI:
- Alberto Preti, Sabbiuno di Paderno, Dicembre 1944, Bologna, University Press Bologna, 1994