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DEPORTATO POLITICO

BIAGINI ANGIOLINO

Nato l'8 ottobre 1911 a Crespellano (BO)
Residente a Crespellano (BO)
Arrestato il 7 dicembre 1944 a Anzola dell'Emilia (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna, campo di Bolzano
Deportato a Mauthausen
Non è sopravvissuto alla deportazione
nessun numero assegnato

Biagini Angiolino, da Alfredo e Luigia Galli, nato l'8 ottobre 1911 a Crespellano (BO), lì residente, in via Lunga n. 6. Coniugato, padre di 1 figlio. Colono.

Militò nella 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni».

È arrestato ad Anzola dell'Emilia il 7 dicembre 1944 nel corso del grande rastrellamento che in quei giorni investì la pianura tra San Giovanni in Persiceto, Amola, Anzola dell'Emilia.

Centinaia di persone furono dapprima condotte in alcuni luoghi di concentramento nella zona, come la chiesa di Amola e il teatro di Sant'Agata, per essere eventualmente riconosciute da alcune spie, poi trasferite a Bologna, interrogate dalla Gestapo nel comando di via Santa Chiara e detenute nel carcere giudiziario cittadino.

Entra a San Giovanni in Monte il 9 dicembre 1944, a disposizione del «comando tedesco SS», matricola 12538.

Il 22 dicembre 1944 è aggregato al trasporto di 100 detenuti verso il campo di concentramento e transito di Bolzano-Gries, dove rimarrà fino all'8 gennaio 1945, data di partenza del convoglio che deporterà a Mauthausen 501 internati (481 gli italiani), tra i quali 90 del gruppo proveniente da Bologna (inclusi 6 russi).

All'arrivo nel lager austriaco, l'11 gennaio 1945, riceve la matricola 115380 ed è classificato con la categoria Schutz (detenuto per motivi di sicurezza, equivalente a detenuto politico, con triangolo rosso); mestiere dichiarato: cuoco. Il nome registrato è Angilino.

Rimane in quarantena fino al 7 febbraio, poi è inviato al sottocampo di Gusen, assegnato come Hilfsarbeiter (manovale) a «Bergkristall-Bau»,  il reparto incaricato dello scavo e sistemazione  del tunnel a St. Georgen in cui alloggiare le installazioni per la produzione di armi e parti di aerei Messerschmitt Me 262.

Risulta deceduto a Gusen il 22 aprile 1945.

Riconosciuto partigiano dalla apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 10 giugno 1944 al 22 aprile 1945.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Mantelli-Tranfaglia, Il libro dei deportati, vol. I, ad nomen

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia, ad nomen

– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

FONTI DIGITALI:

– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:

1.1.26.3, 01012603 016.047. Documentazione personale a Mauthausen.

https://collections.arolsen-archives.org/en/archive/1-1-26-3_01012603-016-047

1.1.26.1, 8104300. Registro dei prigionieri di Mauthausen.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1280259

1.1.26.1, 2227007. Lista dei prigionieri in ingresso a Mauthausen l'11/1/45.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1320255

1.1.26.1, 1491000. Rapporti su modifiche prigionieri di Mauthausen - lista trasferimento a Gusen, 7.2.1945.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1310423

1.1.26.1, 8113200. Registro dei decessi a Gusen, 16.4.1945 - 27.4.1945.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1291700

Guida alla lettura della documentazione in Arolsen Archives

Rif: DEPORTATO POLITICO-2031



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