Bandini Sante, nato l'1 novembre 1894 a Imola (BO); lì residente in via Cavour 24. Impiegato.
È catturato il 14 ottobre 1944 a Imola nel corso di un grande rastrellamento tedesco che investì numerose strade e rifugi della città portando al fermo di molte centinaia di persone, parte delle quali fu concentrata nei cortili della fabbrica Cogne, dove alcuni giorni prima i lavoratori avevano protestato contro l'invio dei macchinari in Germania.
Dalla Cogne la notte stessa è trasferito con gli altri imolesi catturati in un luogo di raccolta situato a Gambulaga di Portomaggiore (FE), da dove dopo una visita medica di idoneità per il lavoro è inviato al campo di Fossoli di Carpi, dall'agosto divenuto Sammellager (campo di smistamento) per il GBA, il servizio del lavoro tedesco. Qui gli viene fatta firmare la Ricevuta di ingaggio e il 17 ottobre 1944 è messo in partenza per il Reich come lavoratore coatto, con la qualifica di Hilfsarbeiter (manovale generico).
In torpedone viene trasferito a Verona, dove rimane alcuni giorni, poi viene caricato su un vagone ferroviario che, dopo una sosta di un giorno a Innsbruck, lo porterà a Berlino, dove rimane due giorni in un campo di transito situato nella periferia della capitale, il Durchgangslager "Wilhelmshagen", per infine raggiungere il 3 novembre 1944 la destinazione lavorativa a Kirchmoeser, nel Brandeburgo, dove sarà impiegato in una fabbrica di carri armati, la Brandenburger Eisenwerke GmbH, «nella quale si lavorava per 12 ore consecutive - secondo una memoria di un compagno imolese, Mario Cavazza (*) - con un vitto consistente in un litro e mezzo di zuppa e verdura al giorno e si alloggiava in baracche antigieniche e per mancanza di riscaldamento si dormiva vestiti».
Dopo la liberazione, avvenuta il 29 aprile 1945 in concomitanza all'arrivo dell'Armata rossa, è trasferito con altri compagni imolesi in vari campi di raccolta nei dintorni di Berlino utilizzati per gli ex-prigionieri e lavoratori stranieri da rimpatriare, giungendo nell'ordine a Dessow, Neuruppin, Furstenwalde/Spree e Kolpin.
Il 4 settembre 1945 parte per rientrare in Italia, dove arriverà il giorno 7.
NOTE:
(*) Nota biografica e cronologia sintetica del periodo trascorso in Germania da Mario Cavazza; dattiloscritto senza data, in fascicolo Mario Cavazza, archivio ANED Imola presso CIDRA, Imola.
FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:
– Orazi, La deportazione nel Terzo Reich dall'archivio dell'Aned imolese
– CIDRA, archivio ANED Imola