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EBREA ANGLO-LIBICA

ADDADI DIAMANTINA

Nata nel 1896 a Tripoli (Libia)
Località di internamento: Civitella del Tronto, Bazzano
Deportata a Reichenau, Vittel
È sopravvissuta
nessun numero assegnato

Addadi Diamantina, da Abramo ed Ester Edam, nata in Libia, a Tripoli, nel 1896. Coniugata con Reginiano Vittorio. Madre di Abraham Herzl, Beniamino, Elisa, Ester, Shalom. Di religione ebraica. Passaporto britannico.

Sottoposta a misura di internamento da parte dell'autorità italiana, è imbarcata per la penisola con i famigliari ed altri ebrei libici nei primi mesi del 1942. Dapprima è internata a Civitella del Tronto (TE), dal 5 marzo 1943, poi giunge in internamento libero a Bazzano dal 6 maggio 1942, in una casa colonica isolata (denominata «Bagantona») dove arrivano ad essere ospitati fino a 58 ebrei anglo-libici (prevalentemente donne, bambini e anziani, mentre la maggior parte degli uomini erano stati internati altrove, in Libia o in Italia), a cui si aggiungeranno due neonati.

Vi rimane fino al 1° ottobre 1943, quando tutto il gruppo è preso in consegna da militari tedeschi per essere avviato in camion alla stazione di Bologna. Terminato un allarme aereo che li costringe a rimanere in rifugio per alcune ore, tutti i componenti del gruppo sono caricati su di un unico vagone merci che sarà attaccato a convogli diretti verso il Brennero.

Dopo due giorni di viaggio, in condizioni estremamente penose, l'arrivo è al campo di concentramento e rieducazione al lavoro (AEL - Arbeitseziehungslager) di Reichenau, presso Linz, sotto autorità SS. Qui uomini e adolescenti saranno separati da donne e bambini, ma sistemati in una baracca vicina. Vi rimarranno fino all'aprile 1944, eseguendo lavori nel campo e dintorni, in condizioni di prigionia del tutto simili agli altri campi di concentramento SS.

È quindi trasferita con tutto il gruppo nella località termale di Vittel, in Francia, in un campo sottoposto ad autorità militare tedesca, dove un nucleo di hotel di lusso era stata recintato a scopo di internamento per prigionieri civili ed ebrei stranieri in attesa di scambio o trasferimento, in condizioni di prigionia assai migliori rispetto ai lager SS. Più tardi, attorno alla fine di giugno, vi giungeranno anche i componenti di un altro gruppo di ebrei anglo-libici internati nel bolognese, a Camugnano, i quali dopo una sosta nel campo di transito di Fossoli erano stati destinati invece al lager di Bergen Belsen.

Finalmente liberati dai tedeschi, la sorte dei due gruppi diverrà la medesima. Partiti il 20 luglio 1944, dopo aver attraversato in treno Francia e Spagna, arriveranno a Lisbona, per proseguire verso il Marocco (dove rimarranno due mesi in una tendopoli), poi l'Algeria, fino ad arrivare in Libia il 10 novembre 1944.

Negli anni successivi tutti gli ebrei libici saranno costretti, a causa delle pressioni e violenze da parte dei nazionalisti arabi, alla emigrazione, in massima parte verso il nuovo stato di Israele.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Picciotto, Il libro della memoria, ad nomen (con cognome Haddad)

– Archivio di Stato di Bologna, Prefettura di Bologna, Ufficio A.B.E.

FONTI DIGITALI:

– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:

1.1.14.6, 01011406 001. Schede degli internati dal ministero dell'Interno italiano - registrata con cognome Addati.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/461767

– Anna Pizzuti, Ebrei stranieri internati in Italia:

Scheda biografica di Addadi Diamantina.

http://www.annapizzuti.it/database/ricerca.php?a=show&sid=7651

– CDEC DIGITAL LIBRARY:

Scheda biografica di Addadi Diamantina.

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-3844/addadi-diamantina.html


Rif: EBREO ANGLO-LIBICO-1001



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